Titolo originale | Fabiana |
Anno | 2018 |
Genere | Documentario |
Produzione | Brasile |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Brunna Laboissière |
Attori | Fabiana Camila Ferreira . |
MYmonetro | 3,04 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 6 febbraio 2019
Un documentario sulla figura di una transgender che ha lavorato come camionista e che sta per andare in pensione.
CONSIGLIATO SÌ
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Ogni mattina, Fabiana si sveglia sul sedile del suo camion e si prepara a un’altra giornata di lavoro, come sempre da trent’anni a questa parte. Prendendo posto nell’abitacolo di fianco a lei, la documentarista Brunna Laboissière ascolta mentre Fabiana racconta la sua vita, dalle mille avventure sulla strada agli incontri romantici, dalle prospettive della pensione fino alle difficoltà di essere una donna transgender in un mondo tradizionalmente maschile.
Non si può “togliere la strada dalla testa”, Fabiana: il viaggio intrapreso in questo documentario ha il sapore malinconico di un lungo addio.
Eppure, all’apparenza, non c’è nulla di tragico nella sua storia. Anzi, da questo ritratto appassionato emerge la figura di una donna che sa ridere di gusto e che stringe saldamente il volante del suo percorso. I lunghi momenti di silenzio e i tempi morti che caratterizzano il suo percorso giornaliero, però, si riempiono presto di sospiri e imprecazioni; a tratti il film di Laboissière diventa una spassionata e particolarmente viscerale cronaca della fine dell’età lavorativa, trascendendo la sua ambientazione da autostrada brasiliana.
Documentario intimo, sporcato dal reale, in cui la vita si mette in mezzo, spesso in senso letterale (con un dialogo in cucina tra la protagonista e la sua compagna interrotto da una richiesta alla regista di passarle una ciotola dallo scaffale). Le canzoni alla radio, così come le telefonate, arrivano all’improvviso, portando gioia e brutte notizie in parti uguali. Ma Fabiana è una storyteller nata, e tutti i colleghi la spronano a raccontare un’altra storia: Laboissière ne intuisce presto il valore e, man mano che il film macina chilometri, dirada gli scambi di dialogo forzati per lasciar spazio alla sua spontaneità.